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Gli italiani apprezzavano la Regina Elisabetta? L'Italia, la monarchia e un rapporto amore-odio

Aggiornamento: 15 set 2022

È doveroso iniziare questo articolo con un messaggio di cordoglio per la scomparsa della monarca britannica. Elisabetta II è stata al trono di Gran Bretagna e Irlanda del Nord per 70 anni e, piaccia o meno, ha segnato la storia di questa grande nazione.


La sua scomparsa, non inattesa vista l’età, ha lasciato un intero paese (forse) nello sconforto e da tutto il mondo sono arrivati messaggi di vicinanza al nuovo Re Carlo III. Il nostro presidente della repubblica, Sergio Mattarella, l’ha omaggiata con queste parole in occasione della sua visita all’ambasciatore britannico a Roma Edward Llewellyn: "La Regina Elisabetta II ha ispirato, con saggezza e con l’esempio, intere generazioni di cittadini del mondo. La Repubblica Italiana le è grata per l’amicizia dimostratale negli anni del suo regno. Gli italiani piangono l’amata sovrana di un Paese amico e alleato".

Ma in generale che rapporto c’era tra Elisabetta e l’Italia, che ne pensano gli italiani di lei e, soprattutto, che ne pensano gli italiani della monarchia? Ma prima di continuare, non dimenticate di ascoltare il nostro Podcast (episodio 11 #cultura) e di seguire la nostra pagina Facebook.


Elisabetta II e la sua passione per il vino italiano

Sembra che la Regina Elisabetta II avesse una certa alchimia con l’Italia, soprattutto pare che una delle sue più grandi passioni fosse il vino italiano. Il Brunello di Montalcino di Biondi-Santi fu uno dei vini principali serviti durante i festeggiamenti del suo matrimonio nel 1947. Non a caso gli storici fornitori di vini della famiglia reale sono i Frescobaldi, antica famiglia fiorentina con i quali la corona inglese intrattiene rapporti da oltre 700 anni! La Regina apprezzava molto l’Italia e la cultura italiana, i suoi viaggi ufficiali in Italia sono stati ben 5, il primo nel 1951 a Roma per incontrare il papa, l’ultimo nel 2014 per incontrare il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e Papa Francesco.


Italiani ed Elisabetta II


Gli italiani hanno sempre subito il fascino, non tanto della monarchia al livello istituzionale, ma, potremmo dire, al livello sociale. La famiglia reale britannica è sempre stata uno dei soggetti più interessanti per le riviste italiane dedicate, non alla politica, bensì alla mondanità, alla moda, alle icone culturali. Inoltre, Elisabetta II esiste come punto di riferimento per ogni italiano che abbia almeno 70 anni. La sua morte risulta un duro colpo, anche se prevedibile, perché significa perdere una sorta di punto fermo che c’è sempre stato. Ovviamente, gli italiani se ne faranno una ragione, del resto non è che sia la nostra regina, ma c’è un certo vuoto, umano più che istituzionale, che molti italiani hanno percepito.


Con la monarchia un rapporto mai decollato

Tra gli italiani e la monarchia il rapporto non è finito molto bene; nel 1946 si tenne un referendum che chiedeva agli italiani se volessero continuare ad essere governati da una monarchia o piuttosto diventare una repubblica. Il 54,3 % degli italiani decise che la repubblica era la soluzione migliore, così fu, e l’Italia ebbe il suo primo presidente, Enrico De Nicola (provvisorio). La famiglia reale, i Savoia, e sua maestà Re Umberto II decisero di lasciare temporaneamente l’Italia ma non sapevano che non sarebbero mai più rientrati. Nel 1947 nella costituzione italiana comparve questo articolo “I membri e i discendenti di Casa Savoia non sono elettori e non possono ricoprire uffici pubblici né cariche elettive. Agli ex re di Casa Savoia, alle loro consorti e ai loro discendenti maschi sono vietati l’ingresso e il soggiorno sul territorio nazionale“. Difatti il re e la sua famiglia erano stati esiliati per sempre (fino al 2002) dall’Italia. Si rifugiarono in Portogallo. Molto spesso il Re Vittorio Emanuele III (padre dell'ultimo re) è stato accusato di essere stato troppo accondiscendente con il regime fascista, questa è una macchia che ancora oggi l’ex monarchia italiana si porta dietro nell’immaginario della gente.


Il Vaticano ci rende empatici


In molti paesi la gente e la stampa non si capacitano di come in Regno Unito sia possibile che la gente soffra e viva il lutto in maniera così intensa per una monarca, una figura ad ogni modo estemporanea rispetto alla nostra era. Eppure, noi italiani, pur essendo una repubblica, lo possiamo capire. Lo Stato Vaticano, nonostante sia sovrano e indipendente, è nel nostro territorio geograficamente e culturalmente. Quando muore un Papa in Italia c’è un lutto profondo che sfiora quasi la tragedia, un po’ come quello che sta succedendo in questi giorni a Londra e in tutto il Regno Unito. Pensate che addirittura molte frasi idiomatiche si riferiscono al Papa: “una volta ogni morte di papa” significa qualcosa che succede raramente, oppure, “morto un papa se ne fa un altro” che significa che nessuno è insostituibile.


E la nuova monarchia inglese piacerà agli italiani?

Specifichiamo che non è proprio l’argomento del giorno, ma c’è un dettaglio da prendere in considerazione. Come un po’ ovunque, gli italiani amavano Diana Spencer e amano anche la Principessa del Galles Catherine Middelton; dunque, il nuovo Re Carlo III non gode di grande gradimento a causa dei trascorsi con la sua ex moglie e per la voglia di vedere all’opera la prossima generazione di regnanti, più fresca e interessante agli occhi di molti.

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